Dagli anni trenta fino a oggi, personaggi illustri del mondo musicale e non, hanno scritto e parlato del Coro della S.A.T.

 
 
 
 
Se Brahms avesse potuto ascoltare il Coro della S.A.T. lo avrebbe aggiunto nel numero delle gioie artistiche che gli dava l'Italia.
Massimo Mila
 
 
 
 
Il vostro è indubbiamente un coro eccezionale e la spontaneità, l'espressione ed il perfetto affiatamento formano le principali caratteristiche ed i pregi dei vostri magnifici canti.
Guglielmo Marconi
 
 
 
 
Un giorno d'estate, al lago di S.Cristoforo, un grammofono viene messo in azione. Un tango, un fox, un altro tango. Dischi vecchi, di nessun interesse. Sdraiato al sole ascolto e non ascolto quella specie di musica. A un tratto mi scuoto. Un coro fermo e solenne mi obbliga a una maggiore attenzione. Mi sembra di conoscere questa musica di stampo popolano, così pura nell'invenzione melodica, così semplice nell'armonia. Ma oggi mi sembra quasi trasfigurata. Il canto continua. Perché questa canzone mi fa pensare a Beethoven? Per un particolare giro armonico? Sono commosso; non ho tempo di pensare. A poco a poco nella mia memoria si fa luce. Ricordo così di aver sentita una volta la 'Marsigliese' e di aver notato che l'ultima strofa, 'Amour sacrè de la patrie', veniva cantata 'lento e pianissimo'. Su Beethoven i canti della rivoluzione hanno avuto una non dubbia influenza. Compresa la ragione per cui avevo pensato a Beethoven non mi restava altro che informarmi del titolo del pezzo. 'Il testamento del Capitano', mi fu risposto. Poche settimane più tardi ho conosciuto di persona i fratelli Pedrotti, i fotografi-cantori, il nucleo fondamentale dell'ottimo coro.
Luigi Dallapiccola
 
 

 
 
Cari satini, l'altra sera vi ho uditi cantare da Bologna e di lontano vi ho applauditi col cuore di artista e di trentino.
Riccardo Zandonai
 
 

 
 
Se conservatorio è il luogo dove si conserva la ricchezza musicale del passato, il Coro della S.A.T. potrebbe avere diritto di intitolarsi Conservatorio delle Alpi.
Massimo Mila
 
 

 
 
Il Coro della S.A.T. onora la sua città. Ne è una vera gloria e può far scuola a tutti gli altri complessi del genere.
Arturo Benedetti Michelangeli
 
 

 
 
Chi abbia avuto modo di ascoltare una sola volta questi ragazzi, questi sedici ragazzi vestiti da montanari, questi operai, questi studenti, questi impiegati, credo sinceramente non potrà dimenticare mai più quella loro voce calda e penetrante che ripete all'infinito, con una precisione e preparazione tecnica degna dei più famosi complessi professionisti, quelle malinconiche storie senza speranza, popolate di amanti infelici, di spose morte d'amore, di giovani innamorati, di soldati lontani, pervase da una saggezza temprata nei secoli sulla dura vita delle montagne, da un'ingenuità di sentimenti infantile e commovente, da un ritegno pieno di pudori ma carico di generosità.
Roberto Lejdi
 
 

 
 
Io non so chi abbia suggerito a questi cari ragazzi tanta carica di musicalità istintiva e pur sapiente, liberissima e pur sempre appropriata, talvolta ardua e pur sempre immediata e convincente. Né con me, lo sapevano altri musicisti a critici che erano come incantati di fronte a tanta geniale spregiudicatezza. Tutto è a posto e tutto è bello; di quanta musica e di quanti complessi, accademicamente consacrati, si potrebbe in coscienza ripetere un simile giudizio' Una cosa posso dire: che il successo che toccò ai cantori della S.A.T. mi ricordava quelli raggiunti dai più famosi interpreti... Così e non altrimenti, va sentito e vissuto il Canto Popolare.
Guglielmo Barblan
 
 

 
 
Possedere una voce è dono di natura: usarne con gli accorgimenti della tecnica a produrre suoni preziosi è possibile a molti: ma riportare il canto ed immergerlo alle sorgenti prime dell'umanità è cosa di pochi. Fra questi pochi i coristi montanari della S.A.T. hanno voluto ascendere e rimanere.
Wladimir Vogel
 
 

 
 
Il livello interpretativo del Coro della S.A.T. non ha ombra di dilettantismo: le armonizzazioni e le ricostruzioni dei canti popolari del suo repertorio portano la firma di musicisti eccellenti come Luigi Pigarelli, Antonio Pedrotti, Arturo Benedetti Michelangeli e Renato Dionisi: la scelta dei testi, della più diversa intonazione sentimentale e storica, è fatto con grande acutezza; e a questo si aggiunga un rigore esecutivo degno di un complesso di madrigalisti, con una varietà di emissione e di impasti che, pur conservando i modi tipici del canto popolare (e specialmente della coralità montanara, per natura orientata fra la civiltà italiana e quelle 'oltremontane'), s'impone anche per il suo virtuosismo, nelle scansioni onomatopeiche come nei più raffinati falsetti.
Leonardo Pinzauti
 
 

 
 
Diremo solo, a proposito dell'esecuzione in quanto tale, che il complesso ha rinnovato un senso di sincera ammirazione per le sue preclare qualità artistiche, per la sua eccezionale fusione, per la tecnica sopraffina e preziosa che, in particolare, si vale di una intonazione stupefacente. La purezza della melodia popolare, la sua fresca inventiva, trovano nelle elaborazioni e nelle esecuzioni del Coro, una messa a fuoco infallibile, un' interpretazione viva e toccante, un rilievo coscientemente misurato.
Andrea Mascagni
 
 

 
 
L'impasto delle vostre voci e le armonie delle vostre canzoni sono veramente eccezionali.
Riccardo Muti
 
 
 
   
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